mercoledì 21 gennaio 2009

Giornata tipo dei Merdazzurri!!!

ore 8.00: Mourinho si alza e dolcemente dice ti amo allo specchio.

ore 8.30: Adriano chiude la discoteca e va all’allenamento (di regola si addormenta mentre sta guidando).

ore 9.00: i giocatori arrivano al campo di allenamento. Muntari chiede a Materazzi se può aiutarlo con la
lingua visto che é l’unico italiano. Dopo cinque minuti lascia perdere, regala un dizionario a Materazzi e chiede a Javier Zanetti.

ore 10.00: chiama Mancini per sapere perché questo mese non gli é stato accreditato lo stipendio, visto che deve pagare l’estetista. Risponde Mourinho e Mancini riattacca subito e telefona sul cellulare a Moratti piangendo: “Mi hai detto che con quello era finita!!!”.

ore 10.10: Quaresma prova la trivela. Tre piccioni morti.

ore 10.20: un tifoso boy scout aiuta Figo ad attraversare la strada ed a raggiungere l’allenamento.

ore 10.30: Mourinho prova lo schema “palla ad Ibrahimovic e che Dio ce la mandi buona”.

ore 11.00: Quaresma riprova la trivela. Grave infortunio di un operaio che lavorava su un impalcatura lì vicino.

ore 14.00: Cordoba, Samuel e Materazzi organizzano un simpatico mattatoio a metà campo coi ragazzi della primavera e successivamente presentano il loro nuovo libro, scritto a più mani con alcuni extracomunitari clandestini, dal titolo “Tanto comunque vada non ci potete espellere”.

ore 15.00: Mourinho si invia una lettera d’amore.

ore 15.30: Quaresma riririprova la trivela. Colpito il catetere di Figo.

ore 16.00: Mourinho prova lo schema “Ibra pensaci tu”.

ore 17.00: Burdisso con uno stop a seguire segna all’incrocio opposto.

ore 17.15: Quaresma ririririprova la trivela. Mourinho gli fa notare che sono finiti i palloni, che non possono recuperarli sempre a Malpensa e che ha leggermente rotto i marroni.

ore 18.00: arriva Adriano e chiede a che ora si mangia.

ore 18.15: Mourinho interroga i giocatori. Alla domanda: “Allora ragazzi avete capito cosa dovete fare?”, tutti in coro “Diamo la palla ad Ibra”. Tutti tranne Materazzi che risponde “presente”.

ore 18.30: i giocatori tornano alle rispettive case, Adriano torna all’Hollywood, Figo all’ospizio.

ore 22.00: Mourinho fa ripetutamente l’amore con sé stesso ed alla fine si dice “Sei stato magnifico come sempre”.

ore 24.00: a letto, non visto da nessuno, quasi in silenzio, Quaresma fa una trivela.

venerdì 9 gennaio 2009

Del Piero: "Inter attenta la mia Juve ti può prendere"

TORINO, 9 gennaio 2009 - Del Piero, si ricomincia. Due giornate alla fine del girone d'andata, ventuno al termine del campionato. L'Inter è sei punti davanti. Crede di poterla agguantare?
“Sì, abbiamo la consapevolezza di poter andare a prenderla. Di avere le armi giuste per lottare fino all'ultimo. Una cosa è certa: per noi è arrivato il momento di accelerare. Pensiamo di poter cominciare a rosicchiare dei punti alla capolista”.

Che vi ha detto Ranieri alla ripresa degli allenamenti?
“Ci ha radunato intorno a lui per ribadire quei concetti che dobbiamo tenere sempre a mente: prima cosa, non mollare mai. Poi avere un atteggiamento da squadra provinciale rispettando gli avversari e ponendo allo stesso tempo attenzione ai particolari: ogni palla, contrasto, deve essere importante”.

L'Inter, che ora pare inarrestabile, dove potrebbe perdere punti lungo il cammino?
“Le insidie maggiori verranno negli incontri con squadre di bassa classifica”.
Il Milan, alle vostre spalle, è galvanizzato dall'arrivo di Beckham...
"Lui è sicuramente un valore aggiunto. Tecnicamente non si discute. E poi conoscendolo, devo dire che per certi aspetti è una persona splendida: sempre sotto pressione, si applica nel lavoro al cento per cento. Il Milan è ancora in piena corsa per vincere lo scudetto".
Mourinho, parlando proprio con la Gazzetta, non ha lasciato molto spazio alle inseguitrici. Ha detto: "Juve e Milan penseranno a vincere sempre, ma sappiano che noi faremo lo stesso. Insomma dipendono dall'Inter, per questo la loro sfida è complicata".
"Mourinho è uno splendido comunicatore, molto bravo a caricare il suo ambiente e a mettere pressione sugli avversari. Vedremo. Noi dobbiamo pensare poco a Inter e Milan. E guardare in casa nostra. A cominciare dalla partita di domenica col Siena che non sarà facile".
Si parla molto del derby d'Italia: storicamente è Juve-Inter. Ma c'è chi, per numero di vittorie, metterebbe questa targa a Juve-Milan.
"Scegliere è difficile. Certo negli ultimi anni la sfida più importante per me è stata quella con l'Inter".
Buffon preferisce la Champions allo scudetto. E' d'accordo?
"Sì. La Champions ha un fascino unico. E poi avendone vinta solo una contro 5-7 scudetti se dovessi scegliere la preferirei anch’io".
Restiamo in Champions: il sorteggio è stato poco favorevole con le italiane o dovranno essere invece gli inglesi a preoccuparsi?
"Direi che siamo in perfetta parità. Perché se è vero che negli ultimi anni loro hanno dimostrato una forza maggiore, credo che nei nostri confronti abbiano sempre un certo timore".
Proviamo a giocarle queste sfide. Partiamo da Chelsea-Juve.
"Vogliamo vincere, ci credo molto. Ma un pronostico, proprio no".
Inter-Manchester United…
"Delle tre italiane l'Inter ha il compito più difficile. Gioca contro una squadra che è molto forte fisicamente e il ritorno sarà in trasferta. Il Manchester è campione in carica e durante questa prima parte di stagione ha consolidato il suo valore".
Arsenal-Roma
"La squadra di Wenger pare più abbordabile. Ma dipenderà molto proprio dagli inglesi. Alternano grandi cose a cadute verticali".
Le nostre avversarie vogliono dire anche queste tre coppie: Lampard-Drogba, Cristiano Ronaldo-Rooney; Fabregas-Adebajor. Quale l'affascina di più?
"Un buon allenatore sceglierebbe la prima e la terza. Perché più equilibrate. Però gli altri due fanno paura. Si parla sempre di Cristiano Ronaldo ma Rooney è straordinario".
Il calcio inglese la affascina. C'è una squadra d'oltre Manica dalla quale è stato corteggiato?
"Sì, due. I primi, tanti anni fa, sono stati i Rangers di Glasgow. Poi proprio il Manchester United. Mai vere trattative, ma messaggi di simpatia tramite il procuratore o personalmente".
Pensando alla Champions, il Barcellona è davvero temibile...
"Altroché. Gioca davvero bene e ha Messi che probabilmente è il più forte in assoluto".
La sfortuna, finora, non è stata tenera con voi. Molti gli infortuni. L'assenza di Trezeguet, paradossalmente, ha però risolto qualche problema di abbondanza. Ora il francese sta per tornare. Le ipotesi sono due: turnover o tridente col rischio di snaturare un assetto ormai consolidato.
"Deciderà Ranieri. Dovessimo fare turnover non sarà un dramma per nessuno. Tantomeno per me".
Se lo aspettava un Amauri così decisivo?
"Sì, ne ero certo. Era già un giocatore maturo. Doveva solo inserirsi bene. Ha mostrato voglia, rispetto e determinazione integrandosi così a meraviglia in tempi brevi".
Due nomi di compagni che l'hanno sorpresa positivamente? "
"De Ceglie, Marchisio e aggiungerei Giovinco".
Parliamo di Cassano: radiomercato registra una sfida Inter-Juve per il talento barese…..
"Penso che Cassano interessi più all'Inter. Noi stiamo bene così. Questo non vuol certo dire che le porte per lui siano chiuse. Come giocatore mi piace".
A 34 anni sta disputando la stagione migliore delle 16 con la maglia bianconera. Mai aveva segnato tanto come nel 2008 (28 reti). Come lo spiega?
"Dipende dai muscoli, che stanno bene. E dalla testa: dentro c'è tanta voglia di vincere".
Il calci di punizione sono diventati oggi più che mai la firma indelebile di Del Piero. C'è un segreto?
"Il mio tiro è un po’ cambiato rispetto al passato. Ho dovuto adeguarmi al fatto che oggi i portieri sono più bravi; e poi mi alleno molto con barriere che stanno a 8 metri e non ai canonici 9,15 perché in campo la distanza regolare viene fatta rispettare poco".
Anni fa dopo le grandi partite la chiamava l'Avvocato. Adesso chi fa squillare il telefono il lunedì mattina?
"Ogni tanto si fa sentire John Elkann. Ho un buon rapporto con lui. E' una persona che sa di calcio. Così come arriva anche la chiamata di Andrea Agnelli".
Lei è e sarà un uomo Juve. Nel futuro si vede allenatore o dirigente?
"Vedremo quando giungerà il momento. Magari mi darò al golf".
Il golf?
"Potrebbe essere la mia nuova sfida. Anche se nessuno scommette su di me perché dicono che ho cominciato tardi".
Parliamo di doping e droga...
"L’argomento mi tocca molto da lontano. Purtroppo, però, ci sono stati episodi che testimoniano come anche nel calcio queste cose siano presenti. D'altra parte i calciatori sono ragazzi normalissimi. Che delle volte subiscono o prendono delle strade sbagliate. Mi pare, comunque, che ora i controlli non manchino e siano piuttosto severi".
Capitolo arbitri. Ultimamente Rizzoli, in un’intervista, ha ammesso un errore commesso con Totti (non ha espulso il romanista che l’aveva insultato, ndr). Le sembra che il lavoro di Collina fuori e dentro dal campo stia dando i primi frutti?
"La maggior parte di loro sono giovani e inevitabilmente sbagliano. Ma mi sembra che l'indirizzo delle società, a parte qualche episodio, sia sempre stato quello di tenere una linea soft. L'ammissione di Rizzoli è significativa. Gli arbitri devono prendere con più serenità il loro lavoro e allora le cose andranno meglio. Se poi parliamo di vantaggi, noi della Juve non ne abbiamo proprio avuti".
E' un luogo comune dire che dietro un campione c'è una grande donna?
"Nel mio caso è vero. Sonia è straordinaria. Tra noi è stato un colpo di fulmine. L'ho vista in un bar e... Ho cominciato a corteggiarla mandandole dei fiori. Lo faccio anche adesso. Credo che quelli di oggi siano più importanti di allora".
Sua moglie dice che lei è pignolo e ritardatario…
"Pignolo è vero. Quando cominci a vivere da solo all'età di 13 anni devi diventare un po' maniaco dell'ordine. Altrimenti è un disastro. Ritardatario… Beh qualche volta sì".
Poi è nato Tobias (che oggi ha 14 mesi). Come mai questo nome così poco italiano?
"E’ un nome tedesco, che ci è piaciuto molto. Frutto di una ricerca durata nove mesi. Di sicuro è quello giusto per lui".
Totti ha confessato di volere altri figli…
"Credo sarà così anche per noi".
Lei ha tutto: soldi, fama. Riesce a provare ancora invidia?
"Accade poche volte, però passa presto e serve a migliorarmi".
La Nazionale: non dovesse prendere quell'aereo per il Sudafrica ne farebbe una malattia?
"No, questo no. Ma certo andare ai Mondiali è un mio obiettivo".