Inizia a giocare nel San Vendemiano, nella “primavera” ma anche nella prima squadra.
Nonostante titubanze iniziali dovute al fisico minuto ed esile, viene acquistato dal Padova dove all'età di 16 anni esordisce in serie B.
L'allenatore è Mauro Sandreani che ha spesso dichiarato:
Gioca negli allievi e nella partitella di metà settimana gioca contro la prima squadra.
I difensori impazziscono e segna quasi sempre. Così, quando si fa male Montrone, l'idea di sostituirlo con il piccolo Alex arriva proprio dai giocatori.
Nell'estate 1993, grazie a Boniperti che lo ha voluto a tutti i costi, Alex approda alla Juventus.
Giovanni Trapattoni lo porta subito in ritiro e si guadagna i primi titoli sui giornali. Viene inserito nella “primavera” allenata da Cuccureddu, divenendone subito Leader.
Guida la squadra alla vittoria del Torneo di Viareggio e dello scudetto.
Esordisce in serie A il 12/9/1993, Foggia-Juventus 1-1 entra al 74' al posto di Ravanelli. Sette giorni dopo arriva il 1° gol: JUVENTUS-REGGIANA 4-0 entra al posto di Ravanelli e un minuto più tardi, su assist perfetto di Di Livio segna di sinistro alla sinistra del portiere. La domenica successiva Alex parte titolare, segna la sua prima tripletta contro il Parma e indossa per la prima volta la maglia N° 10.
Lippi gli offre, nella prima annata della sua gestione, l'occasione di proporsi. Gianluca Vialli è il leader di un gruppo affidabile e granitico ed a Roberto Baggio, in ombra a causa di un infortunio, viene preferito proprio Del Piero. Gioca più di Baggio, segna come lui, ma alla fine mette la sua firma sullo scudetto, riportandolo a Torino dopo 9 anni di astinenza, e sulla Coppa Italia.
In quell'annata gioca 50 partite, segna 10 gol e compie il primo passo importante della sua carriera. Debutta anche in campo europeo, nella Coppa UEFA persa in finale contro il Parma ed in Nazionale nel marzo del 1995, realizzando il primo gol in azzurro pochi mesi dopo. Il 13 settembre 1994 realizza il primo gol in Europa, nell'incontro di Coppa UEFA contro il CSKA Sofia terminato 3-2 per la formazione bulgara, la seconda rete bianconera del momentaneo 2-2. Il gol viene poi annullato in quanto la giustizia sportiva europea annulla la partita per posizione irregolare del giocatore bulgaro Petar Mihtarski, assegnando la vittoria per 3-0 a tavolino alla Juventus.
L'anno successivo la Juventus decide di puntare su di lui e lascia partire Roberto Baggio, non senza perplessità da parte dei tifosi e degli organi di stampa, riguardo al rischio di puntare tutto su un giocatore che aveva ancora molto da dimostrare. All'età di 20 anni si ritrova il numero 10 sulle spalle e guida la Juventus al trionfo in Champions League nella finale di Roma contro l'Ajax, edizione in cui nascono i famosi "gol alla Del Piero". Alla fine della competizione europea ha realizzato ben 6 reti ed è vice-capocannoniere dell'edizione. Vince anche la sua prima Supercoppa Italiana contro il Parma, firmando l'assist del gol di Vialli.
Si classifica al 4° posto nella graduatoria del Pallone d'oro nel 1995 e nel 1996 e la sua popolarità all'estero cresce anche grazie alla vittoria della Coppa Intercontinentale il 26 novembre 1996, contro i campioni sud-americani del River Plate, che lo rende celebre anche in Giappone, dopo il gol da lui stesso segnato. Vince tra le tante cose anche il premio Bravo 1996 - Guerin Sportivo, consegnato al miglior giocatore giovane d'europa.
Nel 1996/97 vince il suo secondo campionato, siglando 8 gol nonostante i tanti infortuni muscolari, la Supercoppa europea, con due gol e due assist nelle nette vittorie contro il Paris Saint Germain, e gioca la seconda finale di UEFA Champions League consecutiva entrando al primo minuto del secondo tempo, mentre la Juventus perdeva 2-0 (Lippi aveva preferito tenerlo in panchina dopo l'ennesimo rientro da un infortunio). Nonostante i bianconeri perdano infine 3-1 contro il Borussia Dortmund, si mette in luce con un bellissimo gol segnato di tacco al volo con il piede mancino.
Gioca la stagione 1997/98 ad altissimo livello, chiudendo con 32 gol in stagione di cui 21 in campionato e 10 in Champions League, di cui è capocannoniere, ed uno in Coppa Italia. Con i 32 gol si piazza al secondo posto nella classifica delle reti segnata in una sola stagione nella storia della Juventus dietro a Borel II, primo con 34. Vince il campionato ai danni dell'Inter di Ronaldo, la Supercoppa Italiana e perde ancora la finale di Champions League contro il Real Madrid, giocata in precarie condizioni fisiche a causa di un precedente infortunio. Proprio in Champions è autore del 3° gol più veloce nella storia della competizione, segnando dopo 20.12 secondi nella partita Manchester United-Juventus terminata 3-2 il 1° ottobre 1997.
L'8 novembre 1998, al 92esimo minuto della partita Udinese-Juventus, si infortuna gravemente al ginocchio sinistro, riportando la lesione dei legamenti crociati anteriori e posteriori che lo costringe a rimanere fermo per 9 mesi, dopo la burrascosa estate con 2 gol in campionato ed uno in Supercoppa Italiana in appena 8 partite giocate. L'episodio fa da spartiacque alla sua carriera, finora ricca di soddisfazioni. La Juventus finisce la stagione con l'abbandono di Marcello Lippi ed al settimo posto in campionato. Ritorna sui campi di calcio nella stagione successiva, con Carlo Ancelotti in panchina, giocando non certo agli stessi livelli a cui aveva abituato in passato, ma conservando la maglia da titolare, anche perché il suo contributo alla squadra rimane sempre di alto livello, come dimostrano i 12 gol stagionali di cui, però, 8 su rigore, gli oltre 20 assist ed una buona serie di partite.
Anche la stagione 2000/01 è vissuta per più della prima metà sottotono; l'allenatore Ancelotti è messo in croce per la sua insistenza nel far giocare il numero 10 bianconero, da molti giudicato un calciatore finito e incapace di tornare a giocare ad alti livelli. Ma un giorno, durante la partita Bari-Juventus del 18 febbraio segna un gran gol che lo porta ad esultare con un pianto liberatorio e una dedica al padre, venuto a mancare pochi giorni prima. È un nuovo spartiacque nella carriera di Del Piero, che gioca un ottimo finale di stagione e da quel momento troverà una grande continuità di gol e rendimento.
Deve quindi molto a Carlo Ancelotti, che gli ha sempre dato fiducia, tuttavia è sotto la gestione di Marcello Lippi, tornato sulla panchina della Juventus nella stagione successiva, che vive le sue migliori stagioni del dopo-infortunio: vince due scudetti tra il 2001 ed il 2003. Nella stagione 2001/02 insieme al compagno di attacco titolare David Trezeguet fa registrare il record di coppia d'attacco più prolifica d'Europa con 40 gol totali(24 gol il franco-argentino, che gli vale il primato nella classifica marcatori, insieme a Dario Hubner, e 16 gol suoi). In questi due anni vince inoltre due Supercoppe Italiane e sfiora la vittoria di una Champions League, tornando a segnare con regolarità e fornendo prestazioni di caratura mondiale, come aveva abituato prima dell'infortunio del 1998. Gioca inoltre due finali di Coppa Italia, perse rispettivamente contro Parma nel 2002 e Lazio nel 2004.
Il 31 ottobre del 2001, nell'incontro di Champions League perso contro il Celtic Glasgow 4-3, realizzando il gol dello 0-1, segna il 27° gol in campo europeo, superando il record di marcature nelle coppe europee con la maglia bianconera precedentemente appartenuto a Roberto Bettega.
Nella stagione 2004/05 il ruolo di titolare fisso nella Juventus è messo in discussione dall'arrivo di Ibrahimovic e soprattutto Fabio Capello, che spesso lo relega in panchina. In realtà gioca spesso da titolare, ma quello che fa scalpore è la gestione "part-time" che l'allenatore gli riserva: 37 gare da titolare su 43 convocazioni nel 2004/05 con 28 sostituzioni, 25 volte titolare su 46 convocazioni nel 2005/06 con 11 sostituzioni. Inoltre negli scontri più importanti, come quelli al vertice del campionato o in champions league, Del Piero parte quasi sempre dalla panchina, e subentra ancor più raramente. Il posto in Nazionale sembra venir messo in discussione anche dalle buone prestazioni di altri bomber italiani, ma ottiene ugualmente la convocazione per il Mondiale in Germania dato che in questi due anni, nonostante tutto, riesce a segnare 37 gol (di cui 30 decisivi per l'esito della partita) ed a far segnare con assist magistrali i suoi compagni di squadra, memorabile è l'assist fatto in rovesciata per la testa di Trezeguet a San Siro l'8 maggio del 2005 nella decisiva vittoria per l'assegnazione dello scudetto sul Milan per 1-0. In nazionale fornisce ottime prestazioni, arricchite da 2 gol e 7 assist che convincono il c.t. Marcello Lippi a portarlo con se in Germania. Vince i due campionati della gestione Capello e nel 2005/06 è stato il capocannoniere dell'edizione di Coppa Italia con 5 reti.
Grazie alla splendida tripletta realizzata contro la Fiorentina il 10 gennaio 2006, nel ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia, è diventato il miglior marcatore bianconero di sempre superando anche Boniperti.
A causa dello scandalo Calciopoli, la Juventus si ritrova nella difficile situazione di dover disputare la Serie B e lui è tra i pochi campioni della rosa che non lascia la società (è anzi l'unico campione la cui permanenza non viene mai messa in discussione, a differenza di casi come quelli di Buffon e soprattutto Camoranesi), anche nell'ottica di un possibile futuro da dirigente del club. Per il capitano si presenta la nuova sfida di riportare in massima serie la propria squadra in qualità di campione del mondo appena laureato, esattamente come accadde a Franco Baresi al Milan nel 1982.
All'esordio stagionale, nel secondo turno di Coppa Italia, segna il gol decisivo del 2-1 contro il Cesena, dopo solo 9 secondi dal suo ingresso in campo, stabilendo il suo record personale. Si ripete anche nel turno successivo contro il Napoli ma i suoi 2 gol non bastano alla Juventus per passare il turno.
Sabato 16 settembre 2006 scende in campo per la 500esima partita ufficiale tra i professionisti, di cui 486 con la Juventus e 14 con il Padova. In tale circostanza segna il gol che sancisce la vittoria per 2-1 della Juventus contro il Vicenza, prima vittoria del club torinese nel torneo cadetto ed il 28 ottobre segna il suo duecentesimo gol in maglia bianconera contro il Frosinone, entrando definitivamente nella storia del club torinese.
Il 20 gennaio 2007, nel corso di Juventus-Bari, taglia un traguardo che solo altri due grandi calciatori del passato, Scirea e Furino, erano riusciti a raggiungere, quello delle 500 partite ufficiali giocate in maglia bianconera. La partita termina 4-2 e celebra il suo record con 1 gol e 2 assist decisivi per Trézéguet e Nedved. Gli viene consegnata una targa in onore delle cinquecento partite e il modellino del nuovo modello della FIAT 500 personalizzata per l'importante l'occasione.
Il 19 maggio 2007 la Juventus ottiene la matematica certezza del ritorno in Serie A travolgendo l'Arezzo per 1-5 ed è grande protagonista dell'incontro con 2 reti e 2 assist. Alla fine del campionato, il 10 giugno 2007, i suoi gol in totale sono 21 e gli consentono di vincere il titolo di capocannoniere della serie cadetta.
Il 3 settembre 2007 viene premiato con il Golden Foot 2007, dopo aver ricevuto 30199 voti piazzandosi davanti a Roberto Carlos (29174) e David Beckham (24121).
Ormai bandiera della Juventus il 15 ottobre 2007 rinnova il contratto fino al 2010 con una riduzione dell'ingaggio del 20% il primo anno e del 25% il secondo.
La stagione 2007/08, vede il miglior Del Piero della carriera (forse secondo solo a quello della stagione 97/98), grazie a grandi prestazioni, porta la sua Juventus al terzo posto in classifica e, per la prima volta, vince il titolo di capocannoniere in Serie A con i 21 goal realizzati, che gli permettono di portarsi in testa alla classifica marcatori con una lunghezza di vantaggio sul compagno di squadra David Trezeguet e due sulla rivelazione del campionato, il genoano Marco Borriello.
Sabato 22 marzo, nella partita Inter-Juventus finita 2 a 1 per i bianconeri, raggiunge le 552 presenze con la maglia della Juventus, diventando il calciatore con più presenze nella storia della società bianconera, insieme al leggendario Gaetano Scirea.
Prima dell'ultima partita di campionato annuncia di voler vincere il titolo insieme al compagno di squadra Trezeguet, con cui è a pari punti: dopo aver aperto le marcature della gara contro la Sampdoria, subisce un fallo per cui viene concesso un rigore che, fedele al suo proposito, lascia battere al compagno di squadra che, trasformandolo, lo raggiunge in vetta alla classifica. Successivamente però, nuovamente atterrato in area, guadagna un nuovo calcio di rigore di cui si incarica direttamente e la cui trasformazione gli vale la vetta solitaria della classifica marcatori.
Termina quindi la stagione aggiudicandosi il primo posto nella classifica capocannonieri di serie A con 21 gol segnati, diventando il secondo giocatore in Italia ad essere riuscito in due anni consecutivi a vincere questa classifica in Serie B ed in Serie A, record fino a quel momento detenuto solo da Paolo Rossi, che lo conquistò con la maglia del Vicenza.
Dopo oltre due anni torna a disputare la UEFA Champions League. Il 13 agosto 2008, all'Olimpico di Torino la Juventus affronta i preliminari di per l'accesso al tabellone principale e lui realizza contro gli slovacchi dell'Artmedia Bratislava il gol del raddoppio con un destro a giro sul secondo palo dal limite dell'area. Il 17 settembre 2008, segna contro lo Zenit San Pietroburgo un gol su punizione da 38 metri di distanza che decreta la vittoria dei bianconeri, mentre il 21 ottobre, nel terzo turno della prima fase a gironi, effettuando una triangolazione con Amauri, segna in corsa con una parabola a girare da fuori area il primo dei due gol che segneranno la sconfitta del Real Madrid. Si ripete nella gara di ritorno del 5 novembre al Santiago Bernabéu, realizzando entrambe le reti della vittoria della Juventus sul Real, diventando il primo giocatore di una squadra italiana a segnare una doppietta nello stadio spagnolo, ed incantando il pubblico, che gli tributa una standing ovation al momento dell'uscita dal campo.
Titoli giovanili
Campionato Giovanissimi
Padova: 1989/90
Campionato Primavera: 1
Juventus: 1993/94
Torneo di Viareggio: 1
Juventus: 1994
Competizioni nazionali
Campionato italiano: 5 (+2)
Juventus: 1994/95, 1996/97, 1997/98, 2001/02, 2002/03 (+ 2004/05; +2005/06 )revocato
Campionato italiano di Serie B: 1
Juventus: 2006/07
Coppa Italia: 1
Juventus: 1994/95
Supercoppa italiana: 4
Juventus: 1995, 1997, 2002, 2003
Nazionale
Campionato del mondo: 1
Germania 2006
Competizioni internazionali
Champions League: 1
Juventus: 1995/96
Supercoppa UEFA: 1
Juventus: 1996
Coppa Intercontinentale: 1
Juventus: 1996
Coppa Intertoto: 1
Juventus: 1999
Individuali
Miglior calciatore Under 21: 1992
Miglior calciatore nella finale Coppa Intercontinentale: 1996
Premio Bravo - Guerin d'Oro: 1996
Migliore calciatore italiano AIC: 1998
UEFA Champions League 10 Years Jubilee Poll Best Attacker
Golden Foot: 2007
Telegatti 2007 - Categoria sport - Miglior sportivo 2007
Premio Nazionale Carriera Esemplare "Gaetano Scirea": 2008
Capocannoniere della UEFA Champions League: 1
1997/98 (10 gol)
Capocannoniere della Serie A: 1
2007/08 (21 gol)
Capocannoniere della Serie B: 1
2006/07 (20 gol)
2 commenti:
Bella tutta al cronologia del nostro campione:-D
Ti sei domenticata lo Scudetto 05-06 :-D
@ 3my78
Grazie... correggo subito :)
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