ore 8.00: Mourinho si alza e dolcemente dice ti amo allo specchio.
ore 8.30: Adriano chiude la discoteca e va all’allenamento (di regola si addormenta mentre sta guidando).
ore 9.00: i giocatori arrivano al campo di allenamento. Muntari chiede a Materazzi se può aiutarlo con la
lingua visto che é l’unico italiano. Dopo cinque minuti lascia perdere, regala un dizionario a Materazzi e chiede a Javier Zanetti.
ore 10.00: chiama Mancini per sapere perché questo mese non gli é stato accreditato lo stipendio, visto che deve pagare l’estetista. Risponde Mourinho e Mancini riattacca subito e telefona sul cellulare a Moratti piangendo: “Mi hai detto che con quello era finita!!!”.
ore 10.10: Quaresma prova la trivela. Tre piccioni morti.
ore 10.20: un tifoso boy scout aiuta Figo ad attraversare la strada ed a raggiungere l’allenamento.
ore 10.30: Mourinho prova lo schema “palla ad Ibrahimovic e che Dio ce la mandi buona”.
ore 11.00: Quaresma riprova la trivela. Grave infortunio di un operaio che lavorava su un impalcatura lì vicino.
ore 14.00: Cordoba, Samuel e Materazzi organizzano un simpatico mattatoio a metà campo coi ragazzi della primavera e successivamente presentano il loro nuovo libro, scritto a più mani con alcuni extracomunitari clandestini, dal titolo “Tanto comunque vada non ci potete espellere”.
ore 15.00: Mourinho si invia una lettera d’amore.
ore 15.30: Quaresma riririprova la trivela. Colpito il catetere di Figo.
ore 16.00: Mourinho prova lo schema “Ibra pensaci tu”.
ore 17.00: Burdisso con uno stop a seguire segna all’incrocio opposto.
ore 17.15: Quaresma ririririprova la trivela. Mourinho gli fa notare che sono finiti i palloni, che non possono recuperarli sempre a Malpensa e che ha leggermente rotto i marroni.
ore 18.00: arriva Adriano e chiede a che ora si mangia.
ore 18.15: Mourinho interroga i giocatori. Alla domanda: “Allora ragazzi avete capito cosa dovete fare?”, tutti in coro “Diamo la palla ad Ibra”. Tutti tranne Materazzi che risponde “presente”.
ore 18.30: i giocatori tornano alle rispettive case, Adriano torna all’Hollywood, Figo all’ospizio.
ore 22.00: Mourinho fa ripetutamente l’amore con sé stesso ed alla fine si dice “Sei stato magnifico come sempre”.
ore 24.00: a letto, non visto da nessuno, quasi in silenzio, Quaresma fa una trivela.
mercoledì 21 gennaio 2009
venerdì 9 gennaio 2009
Del Piero: "Inter attenta la mia Juve ti può prendere"
TORINO, 9 gennaio 2009 - Del Piero, si ricomincia. Due giornate alla fine del girone d'andata, ventuno al termine del campionato. L'Inter è sei punti davanti. Crede di poterla agguantare?
“Sì, abbiamo la consapevolezza di poter andare a prenderla. Di avere le armi giuste per lottare fino all'ultimo. Una cosa è certa: per noi è arrivato il momento di accelerare. Pensiamo di poter cominciare a rosicchiare dei punti alla capolista”.
Che vi ha detto Ranieri alla ripresa degli allenamenti?
“Ci ha radunato intorno a lui per ribadire quei concetti che dobbiamo tenere sempre a mente: prima cosa, non mollare mai. Poi avere un atteggiamento da squadra provinciale rispettando gli avversari e ponendo allo stesso tempo attenzione ai particolari: ogni palla, contrasto, deve essere importante”.
L'Inter, che ora pare inarrestabile, dove potrebbe perdere punti lungo il cammino?
“Le insidie maggiori verranno negli incontri con squadre di bassa classifica”.
“Sì, abbiamo la consapevolezza di poter andare a prenderla. Di avere le armi giuste per lottare fino all'ultimo. Una cosa è certa: per noi è arrivato il momento di accelerare. Pensiamo di poter cominciare a rosicchiare dei punti alla capolista”.
Che vi ha detto Ranieri alla ripresa degli allenamenti?
“Ci ha radunato intorno a lui per ribadire quei concetti che dobbiamo tenere sempre a mente: prima cosa, non mollare mai. Poi avere un atteggiamento da squadra provinciale rispettando gli avversari e ponendo allo stesso tempo attenzione ai particolari: ogni palla, contrasto, deve essere importante”.
L'Inter, che ora pare inarrestabile, dove potrebbe perdere punti lungo il cammino?
“Le insidie maggiori verranno negli incontri con squadre di bassa classifica”.
Il Milan, alle vostre spalle, è galvanizzato dall'arrivo di Beckham...
"Lui è sicuramente un valore aggiunto. Tecnicamente non si discute. E poi conoscendolo, devo dire che per certi aspetti è una persona splendida: sempre sotto pressione, si applica nel lavoro al cento per cento. Il Milan è ancora in piena corsa per vincere lo scudetto".
"Lui è sicuramente un valore aggiunto. Tecnicamente non si discute. E poi conoscendolo, devo dire che per certi aspetti è una persona splendida: sempre sotto pressione, si applica nel lavoro al cento per cento. Il Milan è ancora in piena corsa per vincere lo scudetto".
Mourinho, parlando proprio con la Gazzetta, non ha lasciato molto spazio alle inseguitrici. Ha detto: "Juve e Milan penseranno a vincere sempre, ma sappiano che noi faremo lo stesso. Insomma dipendono dall'Inter, per questo la loro sfida è complicata".
"Mourinho è uno splendido comunicatore, molto bravo a caricare il suo ambiente e a mettere pressione sugli avversari. Vedremo. Noi dobbiamo pensare poco a Inter e Milan. E guardare in casa nostra. A cominciare dalla partita di domenica col Siena che non sarà facile".
"Mourinho è uno splendido comunicatore, molto bravo a caricare il suo ambiente e a mettere pressione sugli avversari. Vedremo. Noi dobbiamo pensare poco a Inter e Milan. E guardare in casa nostra. A cominciare dalla partita di domenica col Siena che non sarà facile".
Si parla molto del derby d'Italia: storicamente è Juve-Inter. Ma c'è chi, per numero di vittorie, metterebbe questa targa a Juve-Milan.
"Scegliere è difficile. Certo negli ultimi anni la sfida più importante per me è stata quella con l'Inter".
"Scegliere è difficile. Certo negli ultimi anni la sfida più importante per me è stata quella con l'Inter".
Buffon preferisce la Champions allo scudetto. E' d'accordo?
"Sì. La Champions ha un fascino unico. E poi avendone vinta solo una contro 5-7 scudetti se dovessi scegliere la preferirei anch’io".
"Sì. La Champions ha un fascino unico. E poi avendone vinta solo una contro 5-7 scudetti se dovessi scegliere la preferirei anch’io".
Restiamo in Champions: il sorteggio è stato poco favorevole con le italiane o dovranno essere invece gli inglesi a preoccuparsi?
"Direi che siamo in perfetta parità. Perché se è vero che negli ultimi anni loro hanno dimostrato una forza maggiore, credo che nei nostri confronti abbiano sempre un certo timore".
"Direi che siamo in perfetta parità. Perché se è vero che negli ultimi anni loro hanno dimostrato una forza maggiore, credo che nei nostri confronti abbiano sempre un certo timore".
Proviamo a giocarle queste sfide. Partiamo da Chelsea-Juve.
"Vogliamo vincere, ci credo molto. Ma un pronostico, proprio no".
"Vogliamo vincere, ci credo molto. Ma un pronostico, proprio no".
Inter-Manchester United…
"Delle tre italiane l'Inter ha il compito più difficile. Gioca contro una squadra che è molto forte fisicamente e il ritorno sarà in trasferta. Il Manchester è campione in carica e durante questa prima parte di stagione ha consolidato il suo valore".
"Delle tre italiane l'Inter ha il compito più difficile. Gioca contro una squadra che è molto forte fisicamente e il ritorno sarà in trasferta. Il Manchester è campione in carica e durante questa prima parte di stagione ha consolidato il suo valore".
Arsenal-Roma…
"La squadra di Wenger pare più abbordabile. Ma dipenderà molto proprio dagli inglesi. Alternano grandi cose a cadute verticali".
"La squadra di Wenger pare più abbordabile. Ma dipenderà molto proprio dagli inglesi. Alternano grandi cose a cadute verticali".
Le nostre avversarie vogliono dire anche queste tre coppie: Lampard-Drogba, Cristiano Ronaldo-Rooney; Fabregas-Adebajor. Quale l'affascina di più?
"Un buon allenatore sceglierebbe la prima e la terza. Perché più equilibrate. Però gli altri due fanno paura. Si parla sempre di Cristiano Ronaldo ma Rooney è straordinario".
"Un buon allenatore sceglierebbe la prima e la terza. Perché più equilibrate. Però gli altri due fanno paura. Si parla sempre di Cristiano Ronaldo ma Rooney è straordinario".
Il calcio inglese la affascina. C'è una squadra d'oltre Manica dalla quale è stato corteggiato?
"Sì, due. I primi, tanti anni fa, sono stati i Rangers di Glasgow. Poi proprio il Manchester United. Mai vere trattative, ma messaggi di simpatia tramite il procuratore o personalmente".
"Sì, due. I primi, tanti anni fa, sono stati i Rangers di Glasgow. Poi proprio il Manchester United. Mai vere trattative, ma messaggi di simpatia tramite il procuratore o personalmente".
Pensando alla Champions, il Barcellona è davvero temibile...
"Altroché. Gioca davvero bene e ha Messi che probabilmente è il più forte in assoluto".
"Altroché. Gioca davvero bene e ha Messi che probabilmente è il più forte in assoluto".
La sfortuna, finora, non è stata tenera con voi. Molti gli infortuni. L'assenza di Trezeguet, paradossalmente, ha però risolto qualche problema di abbondanza. Ora il francese sta per tornare. Le ipotesi sono due: turnover o tridente col rischio di snaturare un assetto ormai consolidato.
"Deciderà Ranieri. Dovessimo fare turnover non sarà un dramma per nessuno. Tantomeno per me".
Se lo aspettava un Amauri così decisivo?
"Sì, ne ero certo. Era già un giocatore maturo. Doveva solo inserirsi bene. Ha mostrato voglia, rispetto e determinazione integrandosi così a meraviglia in tempi brevi".
"Sì, ne ero certo. Era già un giocatore maturo. Doveva solo inserirsi bene. Ha mostrato voglia, rispetto e determinazione integrandosi così a meraviglia in tempi brevi".
Due nomi di compagni che l'hanno sorpresa positivamente? "
"De Ceglie, Marchisio e aggiungerei Giovinco".
"De Ceglie, Marchisio e aggiungerei Giovinco".
Parliamo di Cassano: radiomercato registra una sfida Inter-Juve per il talento barese…..
"Penso che Cassano interessi più all'Inter. Noi stiamo bene così. Questo non vuol certo dire che le porte per lui siano chiuse. Come giocatore mi piace".
"Penso che Cassano interessi più all'Inter. Noi stiamo bene così. Questo non vuol certo dire che le porte per lui siano chiuse. Come giocatore mi piace".
A 34 anni sta disputando la stagione migliore delle 16 con la maglia bianconera. Mai aveva segnato tanto come nel 2008 (28 reti). Come lo spiega?
"Dipende dai muscoli, che stanno bene. E dalla testa: dentro c'è tanta voglia di vincere".
"Dipende dai muscoli, che stanno bene. E dalla testa: dentro c'è tanta voglia di vincere".
Il calci di punizione sono diventati oggi più che mai la firma indelebile di Del Piero. C'è un segreto?
"Il mio tiro è un po’ cambiato rispetto al passato. Ho dovuto adeguarmi al fatto che oggi i portieri sono più bravi; e poi mi alleno molto con barriere che stanno a 8 metri e non ai canonici 9,15 perché in campo la distanza regolare viene fatta rispettare poco".
"Il mio tiro è un po’ cambiato rispetto al passato. Ho dovuto adeguarmi al fatto che oggi i portieri sono più bravi; e poi mi alleno molto con barriere che stanno a 8 metri e non ai canonici 9,15 perché in campo la distanza regolare viene fatta rispettare poco".
Anni fa dopo le grandi partite la chiamava l'Avvocato. Adesso chi fa squillare il telefono il lunedì mattina?
"Ogni tanto si fa sentire John Elkann. Ho un buon rapporto con lui. E' una persona che sa di calcio. Così come arriva anche la chiamata di Andrea Agnelli".
"Ogni tanto si fa sentire John Elkann. Ho un buon rapporto con lui. E' una persona che sa di calcio. Così come arriva anche la chiamata di Andrea Agnelli".
Lei è e sarà un uomo Juve. Nel futuro si vede allenatore o dirigente?
"Vedremo quando giungerà il momento. Magari mi darò al golf".
"Vedremo quando giungerà il momento. Magari mi darò al golf".
Il golf?
"Potrebbe essere la mia nuova sfida. Anche se nessuno scommette su di me perché dicono che ho cominciato tardi".
"Potrebbe essere la mia nuova sfida. Anche se nessuno scommette su di me perché dicono che ho cominciato tardi".
Parliamo di doping e droga...
"L’argomento mi tocca molto da lontano. Purtroppo, però, ci sono stati episodi che testimoniano come anche nel calcio queste cose siano presenti. D'altra parte i calciatori sono ragazzi normalissimi. Che delle volte subiscono o prendono delle strade sbagliate. Mi pare, comunque, che ora i controlli non manchino e siano piuttosto severi".
"L’argomento mi tocca molto da lontano. Purtroppo, però, ci sono stati episodi che testimoniano come anche nel calcio queste cose siano presenti. D'altra parte i calciatori sono ragazzi normalissimi. Che delle volte subiscono o prendono delle strade sbagliate. Mi pare, comunque, che ora i controlli non manchino e siano piuttosto severi".
Capitolo arbitri. Ultimamente Rizzoli, in un’intervista, ha ammesso un errore commesso con Totti (non ha espulso il romanista che l’aveva insultato, ndr). Le sembra che il lavoro di Collina fuori e dentro dal campo stia dando i primi frutti?
"La maggior parte di loro sono giovani e inevitabilmente sbagliano. Ma mi sembra che l'indirizzo delle società, a parte qualche episodio, sia sempre stato quello di tenere una linea soft. L'ammissione di Rizzoli è significativa. Gli arbitri devono prendere con più serenità il loro lavoro e allora le cose andranno meglio. Se poi parliamo di vantaggi, noi della Juve non ne abbiamo proprio avuti".
"La maggior parte di loro sono giovani e inevitabilmente sbagliano. Ma mi sembra che l'indirizzo delle società, a parte qualche episodio, sia sempre stato quello di tenere una linea soft. L'ammissione di Rizzoli è significativa. Gli arbitri devono prendere con più serenità il loro lavoro e allora le cose andranno meglio. Se poi parliamo di vantaggi, noi della Juve non ne abbiamo proprio avuti".
E' un luogo comune dire che dietro un campione c'è una grande donna?
"Nel mio caso è vero. Sonia è straordinaria. Tra noi è stato un colpo di fulmine. L'ho vista in un bar e... Ho cominciato a corteggiarla mandandole dei fiori. Lo faccio anche adesso. Credo che quelli di oggi siano più importanti di allora".
"Nel mio caso è vero. Sonia è straordinaria. Tra noi è stato un colpo di fulmine. L'ho vista in un bar e... Ho cominciato a corteggiarla mandandole dei fiori. Lo faccio anche adesso. Credo che quelli di oggi siano più importanti di allora".
Sua moglie dice che lei è pignolo e ritardatario…
"Pignolo è vero. Quando cominci a vivere da solo all'età di 13 anni devi diventare un po' maniaco dell'ordine. Altrimenti è un disastro. Ritardatario… Beh qualche volta sì".
"Pignolo è vero. Quando cominci a vivere da solo all'età di 13 anni devi diventare un po' maniaco dell'ordine. Altrimenti è un disastro. Ritardatario… Beh qualche volta sì".
Poi è nato Tobias (che oggi ha 14 mesi). Come mai questo nome così poco italiano?
"E’ un nome tedesco, che ci è piaciuto molto. Frutto di una ricerca durata nove mesi. Di sicuro è quello giusto per lui".
"E’ un nome tedesco, che ci è piaciuto molto. Frutto di una ricerca durata nove mesi. Di sicuro è quello giusto per lui".
Totti ha confessato di volere altri figli…
"Credo sarà così anche per noi".
"Credo sarà così anche per noi".
Lei ha tutto: soldi, fama. Riesce a provare ancora invidia?
"Accade poche volte, però passa presto e serve a migliorarmi".
La Nazionale: non dovesse prendere quell'aereo per il Sudafrica ne farebbe una malattia?"Accade poche volte, però passa presto e serve a migliorarmi".
"No, questo no. Ma certo andare ai Mondiali è un mio obiettivo".
giovedì 25 dicembre 2008
Un fenomenALE 2008 Mai così tanti gol
Nell'anno solare Del Piero ha stabilito il suo primato in bianconero: con 28 reti tra serie A e coppe ha superato le 24 del 2002
TORINO, 23 dicembre 2008 - Alessandro Del Piero è partito per le vacanze di fine anno con una valigia mai così piena. Nel 2008 in serie A nessuno ha segnato come lui, 20 reti. Ha battuto tutti e anche se stesso. Già, perché se ai gol in campionato si aggiungono quelli nelle coppe si scopre che il capitano della Juventus non aveva mai avuto un’annata tanto prolifica: 28 centri, 4 in più del proprio miglior anno solare, il 2002. Il fatto che abbia realizzato l’ennesimo record a 34 anni è un merito che ne accresce il significato.
IN CORPORE SANO - L’attenzione che Del Piero sta dedicando al suo strumento di lavoro, il fisico, con una preparazione in parte personalizzata, è uno dei segreti di tale primato, oltre che della sua longevità. Più si invecchia e più ci si deve allenare, anche dal punto di vista della qualità. In questo modo Ale ha smentito chi riteneva che il titolo di capocannoniere dello scorso campionato dipendesse anche dall’assenza dell’impegno europeo. Invece, tornata la Champions e con quella le partite ogni tre giorni, il campione di San Vendemiano ha continuato a segnare come nelle due stagioni precedenti, se non di più, sintomo di una perfetta integrità e condizione fisica.
RICONQUISTA - Ma questa non basta a spiegare l’exploit del 2008. I 28 gol di Del Piero dipendono anche da una forte carica motivazionale. L’anno che sta per chiudersi è stato quello della grande rivincita per Ale, che si è ripreso tutto quanto gli era stato tolto a livello personale e di squadra. Nel 2008 la Juventus si è reinsediata ai vertici del calcio italiano e ha riconquistato con la Champions, dimostrando di poter recitare subito da protagonista anche sul palcoscenico internazionale. Di queste imprese lui è stato l’anima, vuoi per i galloni vuoi per il contributo. Ha corso per la Juve ma anche per sé, ovvero per una maglia azzurra che a un certo punto sembrava essergli sfuggita. Invece, a partire da febbraio, gol su gol ha convinto Donadoni a convocarlo per gli Europei. L’Italia è uscita presto, a opera della Spagna. Ma proprio in Spagna, al Bernabeu, Del Piero ha costruito la serata più bella della sua annata migliore.
lunedì 15 dicembre 2008
Che Juve!!!
TORINO, 15 dicembre 2008 - La migliore Juventus della stagione ha messo al tappeto il Milane conquistato il secondo posto solitario in classifica. Per il momento è lei l’anti-Inter. La chiave del successo è stato lo strapotere fisico dei bianconeri, che alzando il ritmo della gara hanno messo in cassaforte i tre punti. Ma Ranieri ha altri due enormi motivi per esultare.
GIOVANI LEONI - I muscoli freschi hanno fatto la differenza, dunque. Ma se giovani come Chiellini e Sissoko sono ormai delle certezze, in casa bianconera, le prove di Marchisio e De Ceglie sono state un valore aggiunto in parte inatteso. Intendiamoci, sono due giocatori di talento tecnico ed atletico. Ma contro il Milan hanno fatto la differenza. E due ragazzini classe ’86 che decidono una sfida di vertice non possono essere considerati la normalità. Il centrocampista ex Empoli ha dimostrato solidità, agonismo, ma anche tanta qualità, con verticalizzazioni improvvise, con entrambi i piedi, con proprio De Ceglie sempre nel mirino, lì sulla sinistra. E ancora percussioni centrali, pure in dribbling, chiuse da tiri violenti. A fine partita ha dichiarato "di non essere stupito" delle sue prestazioni. Di sicuro ha stupito tutti gli altri (e Trezeguet gli ha fatto i complimenti), soprattutto per la personalità con cui ha governato il centrocampo, contrapposto a un certo Pirlo. "Rischia" di essere la soluzione ottimale come spalla pensante di Sissoko: assicura più grinta e copertura di Tiago, e più qualità di Poulsen, e, forse, anche di Zanetti. Vedremo come lo gestirà Ranieri al rientro degli infortunati di centrocampo. De Ceglie ha una bella falcata e un sinistro morbido. Lo spunto in velocità l’ha dimostrato provocando l’espulsione di Zambrotta, il talento con il cross che ha mandato a bersaglio per la prima volta Amauri. Cui aveva già regalato un assist-gol delizioso a Lecce. Può giocare esterno sinistro basso, alternativa a Molinaro, e a centrocampo: l’erede di Nedved potrebbe essere più lui di Giovinco, altro baby talento più a suo agio da trequartista o da seconda punta piuttosto che a sgroppare su una fascia.
COPPIA D’ASSI - Condizione fisica, e giovani, certo. Ma il solco con il Milan l’hanno scavato soprattutto loro: Amauri e Del Piero. 10 reti in campionato il brasiliano, 5 il capitano, che però ne ha segnate altrettante in Champions League. La loro combinazione conclusasi con il palo di Ale è stata una meravigliosa incompiuta. Sembrava che la coppia Trezeguet-Del Piero fosse inarrivabile in casa Juve: l’efficacia la testimoniano i tabellini dei marcatori da parecchi anni. Ma la tecnica di Del Piero e l’atletismo di Amauri sembrano davvero una miscela incomparabile. Ale sfrutta il movimento del brasiliano (per ora: presto potrebbe ricevere un passaporto italiano) per giostrare anche da attaccante puro, senza essere costretto a sfiancarsi nei ripiegamenti. Inoltre l’ex Palermo apre spazi a Pinturicchio con la sua capacità di proteggere il pallone, attirando il raddoppio verso di sè. In cambio Del Piero assiste Amauri, inesperto a grandi livelli, con tutto il suo carisma, e i suoi piedi di velluto diventano una fionda ineguagliabile per lanciare il centravanti verso le porte avversarie. A gennaio rientrerà Trezegol, naturale alternativa, pur con caratteristiche differenti - soprattutto l’opportunismo - di Amauri. Chi giocherà? Non vorremmo essere nei panni di Ranieri, ma nemmeno, soprattutto, in quelli dei suoi avversari.
lunedì 8 dicembre 2008
Giovinco impara dal maestro!!!
VINOVO (Torino), 8 dicembre 2008 - Quando l'allievo imita il maestro. Sebastian Giovinco in allenamento ha perfezionato le sue punizioni lavorando ed esercitandosi di fianco all'istruttore Alessandro Del Piero. Ieri mancava il capitano, e allora ci ha pensato la "Formica Atomica" a non farlo rimpiangere, calciando una punizione da fuori area direttamente sotto l'incrocio dei pali. Cose da campioni, per il presidente della Juventus Cobolli Gigli si tratta di una rete "alla Giovinco", il primo sigillo di un predestinato.
LE PAROLE DI SEBA - "Sono contento di com'è andata a Lecce - le parole di Giovinco a Juventus Channel -, ma non si vive solo di gloria e gioia. Dobbiamo pensare subito alla prossima partita: giochiamo in Champions contro il Bate e io sono pronto". Il primo gol in bianconero è un traguardo importante: "Ero in una posizione in cui mi sembrava giusto calciare. La punizione è nata da un fallo che ho subito mi sembra da Giacomazzi, sono riuscito a segnare, vuol dire che gli allenamenti stanno dando i loro frutti. Avevo già realizzato alcune punizioni con la Primavera, ma un conto è segnare con la giovanili un altro conto in serie A". Un'emozione così grande che Giovinco si è dimenticato la sua classica esultanza: "Volevo esultare così, mi è venuta voglia di festeggiare senza il mio gesto della spanna visto che era un'occasione speciale. Una gioia incontenibile, spero di provarla altre volte. Appena fatto gol sono andato sotto il settore ospiti, mi sembrava giusto salutare i tifosi che mi sono sempre stati vicini e mi hanno sempre sostenuto anche quando giocavo poco".
giovedì 4 dicembre 2008
250 Volte... Grazie Capitano!!!
Il capitano bianconero festeggia i gol di una carriera sul suo sito: "Non mi abituerò mai a questi numeri. Ma ad emozionarmi è soprattutto quello che c'è dietro: la strada che ti porta a raggiungere certi risultati"
TORINO, 2 dicembre 2008 - Ognuno dei 250 gol racconta un capitolo di una storia fantastica: la storia di Alessandro Del Pieroalla Juventus. Il primo lo mise a segno il 19 settembre del 1993 contro la Reggiana al Delle Alpi, l’ultimo il 30 novembre scorso con la Reggina sotto la neve dell’Olimpico. In mezzo altre 248 reti; pesanti, splendide, di destro, su punizione, di tacco, in Champions League, su rigore. Tutti rigorosamente in maglia bianconera. Un patrimonio della Juventus e del calcio italiano. “E sono 250 – scrive Ale sul suo sito – non mi abituerò mai a questi numeri. Ogni record è un'emozione, sempre. Come ogni gol segnato. Ad emozionarmi non è tanto il traguardo raggiunto (perché per quanto importante continuo a considerarlo una tappa), ma soprattutto quello che c'è dietro: la strada che ti porta a raggiungere certi risultati. Duecentocinquanta gol ( o 251...?!) sono tanti. Per un attaccante, sono importantissimi. Anche se non sono tutto e non devono esserlo, perché prima di ogni cosa viene la squadra e il risultato. Non è una frase fatta, è l'unica via che ti porta a vincere”.
FAME INESAURIBILE - Implacabile, quasi insaziabile. Il capitano della Juventus non si accontenta, l’obiettivo è raggiungere quota 300 nel più breve tempo possibile: “I miei gol me li ricordo tutti. Sono affezionato a ciascuno di loro al punto che a volte quando mi chiedono di sceglierne alcuni mi sembra di fare torto agli altri! Mi ricordo tutte le esultanze, tutti gli abbracci. E allora, arrivato al duecentocinquantesimo, voglio abbracciare tutti quelli che hanno esultato, in campo al mio fianco, così come a migliaia di chilometri di distanza. Grazie soprattutto a chi mi sarebbe stato vicino anche se non fossi arrivato a 250 – prosegue Pinturicchio -, ma mi fossi fermato al primo. Sono felice che abbiate gioito con me, e vi assicuro che vi ho sentiti, tutti quanti. Ma adesso non dobbiamo fermarci qui perché sono sempre più convinto che il gol più bello, così come la vittoria più bella, sia quello per cui devo ancora sudare, quello che arriverà domani”. E allora altri 100 di questi gol, capitano.
martedì 18 novembre 2008
INTER FC
L'Inter WC è una società clandestina di pompe funebri specializzata nel malocchio e iella. La sua copertura ufficiale è quella di società calcistica, allenata da José Mourinho. Il suo nome per esteso è Internazionale per il suo elevato numero di stranieri. In una recente partita amichevole riservata ai soli tesserati di nazionalità italiana l'Inter ha schierato in campo la formazione 1-1-1: toldo in porta, materazzi in difesa ed il secondo massaggiatore centroattacco (prima che Balotelli diventasse maggiorenne).
LA NASCITA
L'Inter nacque per sbaglio (che sta proprio nel nome scelto, Internazionale) il 9 marzo del 1908, da un gruppetto di persone considerate ""intelligentissime" (quarantatre, in fila per sei col resto di uno), che avevano capito che il Milan non valeva niente. Infatti il profeta Giuseppe Prisco diceva che erano partiti dal nulla e non si vergognavano di nascondere le loro umili origini. I festeggiamenti vennero tenuti nel Bar del Giambellino un famosissimo locale in di Milano, la cui particolarità era di avere le pareti ricoperte di specchi così da simulare la presenza di una moltitudine di gente. La creatura nacque al ristorante "L'Orologio" perché non vedevano l'ora di creare l'Inter WC.
Cerutti Gino, l'allora presidente come buon augurio decise di organizzare una partitina a calcio nella sala, ma dopo 10 secondi il pallone impattò contro l'enorme specchio che ricopriva e circondava le pareti frantumandolo in miliardi di pezzi. Il pallone, all'impatto esplose andando a colpire un cameriere , che inciampando su Bauscia, il gatto nero del padrone del locale, scivolò sotto una scala e fece cascare la giara piena d'olio che stava trasportando versandone tutto il contenuto sul pavimento e addosso ai membri della neonata società, procedendo così ad una sorta di Battesimo.
La sfortuna proverbiale dell'Inter deriva da questo, fin dalla sua nascita la sfiga l'ha addocchiata e difficilmente se la lascierà sfuggire.
I successi ed i compagnucci di merende
Grazie ad un accordo segreto con il Milan e la Juventus con le quali l'Inter condivideva il colore nero delle strisce sulle divise e la voglia di ottenere facili successi nel campionato italiano, i nerazzurri riuscirono ad ottenere la loro parte della torta. L'associazione a delinquere formata da questi tre "nemici di facciata" fruttò all'Inter la conquista di un cospicuo numero di scudetti rubati alle altre squadre italiane che rimanevano al di fuori questo circuito, e spartiti con i "compagnucci di merende" del Milan e della Juve. La fame di successi dell'Inter cresceva di anno in anno, i nerazzurri non si accontentavano di conquistare un tricolore ogni tanto, così, invidiosi dei cugini rossoneri che mietevano successi oltre che nel territorio nazionale (dominato soprattutto dalla Juventus) anche in campo europeo, decisero di puntare in alto anche loro e di non accontentarsi più della loro piccola parte di bottino...
La resurrezione e l'avvento di San Guido Rossi
Tim: Telecom Italia Moratti
Tim: Telecom Italia Moratti
L'incantesimo si ruppe solo nel 2005, quando il Presidente Massimo Moratti grazie alle intercettazioni svolte dalla sua personale compagnia telefonica, la Telecom, riuscì a spodestare la Juventus ed il Milan dai ruoli di Regina e Viceré del Campionato di Calcio Italiano, e a diventare dominatore assoluto della scena grazie al provvidenziale aiuto di San Guido Rossi, già Vice Presidente dell'Inter ed in seguito Amministratore Delegato di Telecom, che assunse in quel periodo il ruolo di Commissario Straordinario della Federazione Calcio. Con un'abile mossa, Guido Rossi grazie a delle fondamentali e fantomatiche consultazioni con tre misteriosi Saggi (Luisito Suarez, Mariolino Corso ed Enrico Bertolino) riuscì a consegnare magicamente lo Scudetto onestamente rubato sul campo dalla Juve alla sua Inter. Grazie all'abile orchestra diretta da San Guido Rossi la Beneamata ha tolto di mezzo per un anno la Juventus, decapitandone i malfamati vertici dirigenziali (i noti gangster Luciano Moggi & Antonio Giraudo) ed acquistandogli due calciatori (Ibrahimovic e Vieira) come gentile contropartita tecnica e deMEANIzzando il Milan, in modo da avere campo libero per la vittoria del campionato (lo scudetto composto di materiali riciclabili quale plastica, cartone, legno, latta, vetro, carta e così via)
L'Inter poté così fregiarsi finalmente dello Scudetto di Cartone e nella stagione successiva avendo eliminato e penalizzato tutti gli altri avversari lasciando in vita solamente squadre satellite dei tre compagnucci di merende. I nerazzurri riuscirono così a trionfare onestamente e ad aggiudicarsi il loro meritatissimo quindicesimo Sculetto, in un campionato faticosissimo e ricco di insidie (30 partite vinte su 38), nel quale la squadra procedette come una schiacciasassi eliminando e umiliando di volta in volta importanti compagini quali: Empoli, Ascoli, Chievo Verona, Siena, Messina, Catania, Livorno, Albinoleffe, PoggiBonsi, Sanremese, Baracche FC, Sanpippese, Sco-Reggina e Reggiana.
“Lo scudetto mettitelo nel culo”
- Massimo Ambrosini dopo la vittoria della Champion's League 2006/2007 da parte del Milan.
Sfortunatamente, l'idiozia caratteristica di questa squadra non si arrese nemmeno di fronte ai magheggi ed ai soprusi della Brigata Moratti che nonostante la penalizzazione comminata per gli imbrogli del Milan non riuscì a limitare il potere politico della squadra rossonera che incredibilmente si trovò a partecipare alla Coppa dei Campioni e come da profezia a vincerla, facendo andare di traverso i festeggiamenti nerazzurri.
Il Vangelo di Moratti
Dopo i martirtii subiti dall'Internazionale Water Cleaning (o, secondo altre interpretazioni, Water Closet), ma in special modo dal Massimo Moratti Denti Marci, il presindentissimo, in collaborazione con i santi martiri Lele e MarcoTronchetto e sotto la supervisione di Papa Pio Scudo (al secolo noto come San Guido Rossi) ha deciso di scrivere un vangelo.
“Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa di Moggi. Beati coloro che scambiano Coco con Seedorf e Carini con Cannavaro e perdono per colpa degli arbitri. Beati coloro che vendono i Roberto Carlos e i Simeone ma si tengono i Pistone e i Centofanti. Beati coloro che, onestamente, truccano passaporti e patenti per evitare i disonesti tempi della burocrazia. Beati coloro che capiscono, (anche se in ritardo decennale), che spender la stessa somma per gli Ibrahimovic, o la somma dei Tiago più gli Almiron non è la stessa cosa. Se avete un primavera buono, anche il suo valore sarà buono; se avete un primavera cattivo, sempre buono il suo valore sarà. Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Solo la bocca dell’onesto parla dalla pienezza del cuore. Perché allora osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi canta “senza rubare”. Beati coloro che hanno il passivo di bilancio più grande, tanto i debiti non saranno mai rimessi. Guardatevi però dal praticare le vostre opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa. Per questo offrite un contratto a Moggi di nascosto e poi negate. Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge. A quello ci ha pensato Calciopoli. Voi udrete intercettazioni selezionate ma non comprenderete; guarderete tra le carte, ma illeciti non vedrete. Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. Beati i giornali, però, che hanno capito che Moggi è il diavolo, mentre Oriali è il Figliol Prodigo. Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. Tanto poi, a tavolino, tutto potrà esser preso. Non accumulate tesori nella vostra bacheca trofei. Chiedete a Guido Rossi e vi sarà dato; cercate con la Telecom e troverete; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova. Beati, quindi, coloro che festeggiano uno scudetto a tavolino perché sul campo non ci sarebbero mai riusciti. Perciò vi dico: Non affannatevi per il domani, perché il domani ha già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. Guardate me: ho comprato a caso, venduto campioni eppure a tavolino, ho già vinto uno scudetto e ora voglio anche quello del 2002 perché: beati i terzi sul campo se…… …… a tavolino saranno i primi.”
CURIOSITA'
* I tifosi dell inter non tifano...contestano
* Massimo Moratti, Lele Oriali e Branca hanno deciso di aprire un istituto di rilascio Passaporti e Patenti rubate. Per informazioni contattare la sede interista e chiedere di Don Lele.
* Il nuovo allenatore Josè Mourinho vuole a tutti i costi il centrocampista Marek Hamsik del Napoli. Ma lo slovacco gli ha risposto subito: "Mourinho zuc't o limon". E Mourinho pur di accontentarlo se lo sta zucando ancora nella speranza vana di averlo a Milano. E continua a zucarsi.
* L'Inter ha diverse ricorrenze che vengono festeggiate durante l'anno, la più importane è il 5 maggio, giorno in cui perse lo scudetto all'ultima giornata di campionato. I tifosi esultarono i loro beniamini, ringranziandoli di avere allungato la loro agonia, (e lo scongiuro di un'altra ulteriore vittoria del Milan in Coppa Campioni) primato che continuano a vantare con orgoglio immutato.
* Una delle particolarità di questo club, è quello di comprare diversi campioni, pagandoli cifre esorbitanti, che poi decadono appena cominciano a giocare con la maglia nerazzurra. Quando il loro valore di mercato comincia a scendere vertiginosamente a questo punto la società decide di svenderli e con certezza pressocché matematica, questi riconquistano il loro status di fuoriclasse ed in taluni casi si convertono addirittura in campioni del mondo.
* È in edicola il nuovo DVD "I migliori rinvii dal fondo dell'Inter", dato che se ne avessero dovuto fare uno sulle vittorie sarebbe bastato un floppy.
* L'Inter è l'unica squadra del pianeta ad aver vinto uno scudetto, quello del 2006, solamente via fax.
* Ridere delle disgrazie dell'Inter è l'unica cosa che riesce ad unire, veramente, il popolo calcistico italiano.
Il gioco preferito degli interisti
Il gioco preferito degli interisti
* L'Inter, vincitrice dello scudetto 2006-07, è stata proclamata di recente "unica squadra italiana" ad aver vinto lo scudetto con la concorrenza di Empoli e Livorno, le quali, non avendo in squadra santi del calibro di San Pietro, Ronaldinho o del Dio Maradona, non hanno retto il contraccolpo psicologico (e fisico) di un certo Marco Materazzi, wrestler professionista WWE.
* Alcuni produttori di sigarette hanno deciso di scrivere sui pacchetti non più il fumo uccide, ma MARCO MATERAZZI uccide.
* Lo stesso Materazzi, dopo i noti apprezzamenti rivolti con stile alla sorella di Zidane, che gli aveva risposto in modo a suo dire troppo rude, avrebbe voluto fare la stessa cosa con Fernando Torres a Liverpool il 19 febbraio 2008, ma la scaltrezza del centravanti dei reds lo ha costretto ad uscire dal campo dopo appena 30 minuti di gioco.
* Essere interista fa rimorchiare perché le donne amano i cuccioli indifesi.
* Dopo aver vinto 4 Coppe Italia, 10 scudetti e 2 Champions League, un interista spegne la Playstation e va a dormire.
* La squadra è ricordata come l'unica che "non è mai stata in serie B", anche se è preferibile il classico "mai dire mai".
* È risaputo che i pochi emo che seguono il calcio tifino apposta Inter, in modo da avere un motivo in più per deprimersi.
* Per avvicinare gli emo al calcio e all'Inter, la dirigenza fornisce un set di lamette "Miracle Blade III" per ogni emo che va a vedere le partite di Champions League dell'Inter detta più comunemente "giornate della sofferenza"
* Si vocifera che Moratti, noto pervertito sessuale, abbia comprato l'Inter solo per poter sperimentare un masochismo estremo.
* Nell'ultimo anno l'Inter utilizza due maglie, una con la croce rossa, per essere meglio bersagliata da pallottole vaganti sparate da qualche santo mentre guarda le loro partite, e l'altra maglia, quella classica con strisce blu e nere, procreate dal Sommo ascoltando le immense stronzate di Mancini nel tentativo di chiedere un giocatore in più, poiché in quel ruolo i giocatori sono minori di 10. In più su tutte e due le maglie troviamo anche un pezzo di cartone colorato di verde, bianco e rosso, che loro spacciano per uno scudetto, conquistato sul campo contro Torino, Albisola, Pizzighettone, Pro Vasto, Pro Cione, Pro Contro e Real Marcianise.
* Di solito, ogni volta che un giocatore si infortuna o viene squalificato, Roberto Mancini è solito chiedere rinforzi a Massimo Moratti, il quale generosamente acconsente.
* La squadra ha avuto nelle sue fila il famoso brasiliano Adriano Leite Ribeiro, noto soprattutto per le sue meravigliose prestazioni in discoteca (suo vero campo da gioco), due volte (consecutive) vincitore del BIDONE D'ORO, migliore premio dell'anno per i calciatori professionisti (fuori dal rettangolo verde).
* Si dice che i dittatori moderni cerchino di convincere la popolazione a tifare l'Inter, in modo da far cadere i cittadini in depressione ed evitare così che si formino rivolte popolari.
* Silvio Berlusconi era interista ed avrebbe pure tentato di acquistare la società.
* Un antico documento del 1300 afferma che l'Inter abbia anche vinto la Champions League, ma non si hanno altre informazioni al riguardo, tranne che l'autore del suddetto documento sarebbe un certo Fred Flintstone...
* Alla domanda "Dove non sei mai stato?" Gli interisti sono soliti rispondere "in B!" perché pare che la A sia stata trapiantata nel loro "dnA" al momento della creazione (il 09 marzo 1908), anche se nel 1922 la salvezza gliela hanno regalata "a tavolino" dopo avere chiuso il loro girone all'ultimo posto (beati gli ultimi quando si salvano a tavolino!). Il primo spareggio, con la Sport Italia Milano, l'hanno vinto 2-0 a tavolino perché quella società era già fallita (infatti i due campionati si erano conclusi da tre mesi e mezzo).
* Il primo scudetto, quello del 1910, fu il massimo esempio della "correttezza". Infatti è stato vinto contro i ragazzini di undici anni della Pro Vercelli nello spareggio del 24 aprile, conclusosi 10-3 (da notare le tre reti degli undicenni). In quel giorno i vercellesi avevano i titolari impegnati in tornei militari ed avevano chiesto uno spostamento di data, che gli interisti rifiutarono. Così, in risposta alla loro grande correttezza e sportività, la Pro Vercelli mandò in campo la squadra degli undicenni (domanda: ma questo scudetto era, quindi, di legno o di cartone?).
* All'Inter è stata, tra l'altro, negata nel 1933 la gioia di vincere una Mitropa Cup dai cattivissimi giocatori dell'Austria Vienna (2-1 a Milano per i nerazzurri, 1-3 a Vienna).
* Sempre nella Mitropa lo squadrone nerazzurro è riuscito a perdere 9-0 dallo Slavia Praga nel 1938 (gara giocata nella capitale ceca). Questo record di reti subite in un incontro di coppe europee nessuna squadra italiana l'ha più battuto e sono già passati settanta anni.
* La prova che il nome Internazionale sia sbagliato sta nei numeri. La squadra in 100 anni ha vinto sette trofei in ambito europeo e mondiale (2 Coppe dei Campioni, 3 Coppe Uefa, 2 Coppe Intercontinentali) di cui quattro nel biennio 1964-1965 (le coppe presenti in bacheca di quel periodo hanno forma diversa da quella odierna e nonostante gli interisti cerchino di trovare una spiegazione scientifica le immagini di quel periodo vengono sempre riproposte in Bianco e Nero) e tre negli anni novanta del secolo scorso (1991, 1994, 1998).
* Nel campionato 1993-94 la squadra fu salva con un punticino di vantaggio sul Piacenza, che per "correttezza" da parte della Lega calcio, fu costretto ad anticipare l'ultima partita di due giorni.
* Dopo lo scudetto 2005-2006 Moratti ha richiesto alla FIFA che vengano assegnati all'Inter gli scudetti del '15-'18 in quanto sarebbe fatta giustizia contro l'Austria-Ungheria che ci ha fatto entrare in guerra non permettendo cosi all'Inter di vincerli onestamente (infatti in quel periodo hanno perso tutti i campionati di guerra disputati, secondo loro per colpa degli altri, tre vinti dal Milan ed uno dal Legnano, ma si sa che loro la correttezza, l'onestà e la pulizia ce l'hanno nel DnA).
* Pare che Ferruccio Mazzola, fratello di Sandro e figlio di Valentino, abbia voluto gettare fango sulle vittorie nerazzurre di Herrera e Moratti I per vendicarsi dello scarso utilizzo da parte del Mago delle Pillole (nel caffé).
* Per suscitare la nostalgia del popolo nerazzurro, sempre pronto a rendere omaggio a tali miti, basta ricordargli la formazione tipo della "grande" Inter: Sarti, Burgnich; Facchetti; Bedin/Tagnin; Guarneri; Picchi; Jair; Mazzola; Milani/Peirò; Suarez; Corso. Ma, si sa, il tempo passa, i miti invecchiano, qualcuno (purtroppo) è anche deceduto e la gloria del passato (remoto) si fa sempre più distante dalla realtà di oggi.
* Non è affatto vero che l'Inter è una cattiva squadra che non segna: i suoi attaccanti sono semplicemente abbagliati dall'accecante bellezza di Massimo Moratti.
* Se l'inter doveva giocare solo coi giocatori italiani doveva fare il modulo 1-1-1: in porta toldo, in difesa materazzi, in centrocampo bolzoni ed in attacco Balotelli.Quest' ultimo è figlio di Moratti e una ghanese del cazzo...Per evitare brutte dicerie Moratti lo ha bruciato...Così Balotelli ha la nazionalità italiana...
* Lo chef Tony è un accanito tifoso interista
LA NASCITA
L'Inter nacque per sbaglio (che sta proprio nel nome scelto, Internazionale) il 9 marzo del 1908, da un gruppetto di persone considerate ""intelligentissime" (quarantatre, in fila per sei col resto di uno), che avevano capito che il Milan non valeva niente. Infatti il profeta Giuseppe Prisco diceva che erano partiti dal nulla e non si vergognavano di nascondere le loro umili origini. I festeggiamenti vennero tenuti nel Bar del Giambellino un famosissimo locale in di Milano, la cui particolarità era di avere le pareti ricoperte di specchi così da simulare la presenza di una moltitudine di gente. La creatura nacque al ristorante "L'Orologio" perché non vedevano l'ora di creare l'Inter WC.
Cerutti Gino, l'allora presidente come buon augurio decise di organizzare una partitina a calcio nella sala, ma dopo 10 secondi il pallone impattò contro l'enorme specchio che ricopriva e circondava le pareti frantumandolo in miliardi di pezzi. Il pallone, all'impatto esplose andando a colpire un cameriere , che inciampando su Bauscia, il gatto nero del padrone del locale, scivolò sotto una scala e fece cascare la giara piena d'olio che stava trasportando versandone tutto il contenuto sul pavimento e addosso ai membri della neonata società, procedendo così ad una sorta di Battesimo.
La sfortuna proverbiale dell'Inter deriva da questo, fin dalla sua nascita la sfiga l'ha addocchiata e difficilmente se la lascierà sfuggire.
I successi ed i compagnucci di merende
Grazie ad un accordo segreto con il Milan e la Juventus con le quali l'Inter condivideva il colore nero delle strisce sulle divise e la voglia di ottenere facili successi nel campionato italiano, i nerazzurri riuscirono ad ottenere la loro parte della torta. L'associazione a delinquere formata da questi tre "nemici di facciata" fruttò all'Inter la conquista di un cospicuo numero di scudetti rubati alle altre squadre italiane che rimanevano al di fuori questo circuito, e spartiti con i "compagnucci di merende" del Milan e della Juve. La fame di successi dell'Inter cresceva di anno in anno, i nerazzurri non si accontentavano di conquistare un tricolore ogni tanto, così, invidiosi dei cugini rossoneri che mietevano successi oltre che nel territorio nazionale (dominato soprattutto dalla Juventus) anche in campo europeo, decisero di puntare in alto anche loro e di non accontentarsi più della loro piccola parte di bottino...
La resurrezione e l'avvento di San Guido Rossi
Tim: Telecom Italia Moratti
Tim: Telecom Italia Moratti
L'incantesimo si ruppe solo nel 2005, quando il Presidente Massimo Moratti grazie alle intercettazioni svolte dalla sua personale compagnia telefonica, la Telecom, riuscì a spodestare la Juventus ed il Milan dai ruoli di Regina e Viceré del Campionato di Calcio Italiano, e a diventare dominatore assoluto della scena grazie al provvidenziale aiuto di San Guido Rossi, già Vice Presidente dell'Inter ed in seguito Amministratore Delegato di Telecom, che assunse in quel periodo il ruolo di Commissario Straordinario della Federazione Calcio. Con un'abile mossa, Guido Rossi grazie a delle fondamentali e fantomatiche consultazioni con tre misteriosi Saggi (Luisito Suarez, Mariolino Corso ed Enrico Bertolino) riuscì a consegnare magicamente lo Scudetto onestamente rubato sul campo dalla Juve alla sua Inter. Grazie all'abile orchestra diretta da San Guido Rossi la Beneamata ha tolto di mezzo per un anno la Juventus, decapitandone i malfamati vertici dirigenziali (i noti gangster Luciano Moggi & Antonio Giraudo) ed acquistandogli due calciatori (Ibrahimovic e Vieira) come gentile contropartita tecnica e deMEANIzzando il Milan, in modo da avere campo libero per la vittoria del campionato (lo scudetto composto di materiali riciclabili quale plastica, cartone, legno, latta, vetro, carta e così via)
L'Inter poté così fregiarsi finalmente dello Scudetto di Cartone e nella stagione successiva avendo eliminato e penalizzato tutti gli altri avversari lasciando in vita solamente squadre satellite dei tre compagnucci di merende. I nerazzurri riuscirono così a trionfare onestamente e ad aggiudicarsi il loro meritatissimo quindicesimo Sculetto, in un campionato faticosissimo e ricco di insidie (30 partite vinte su 38), nel quale la squadra procedette come una schiacciasassi eliminando e umiliando di volta in volta importanti compagini quali: Empoli, Ascoli, Chievo Verona, Siena, Messina, Catania, Livorno, Albinoleffe, PoggiBonsi, Sanremese, Baracche FC, Sanpippese, Sco-Reggina e Reggiana.
“Lo scudetto mettitelo nel culo”
- Massimo Ambrosini dopo la vittoria della Champion's League 2006/2007 da parte del Milan.
Sfortunatamente, l'idiozia caratteristica di questa squadra non si arrese nemmeno di fronte ai magheggi ed ai soprusi della Brigata Moratti che nonostante la penalizzazione comminata per gli imbrogli del Milan non riuscì a limitare il potere politico della squadra rossonera che incredibilmente si trovò a partecipare alla Coppa dei Campioni e come da profezia a vincerla, facendo andare di traverso i festeggiamenti nerazzurri.
Il Vangelo di Moratti
Dopo i martirtii subiti dall'Internazionale Water Cleaning (o, secondo altre interpretazioni, Water Closet), ma in special modo dal Massimo Moratti Denti Marci, il presindentissimo, in collaborazione con i santi martiri Lele e MarcoTronchetto e sotto la supervisione di Papa Pio Scudo (al secolo noto come San Guido Rossi) ha deciso di scrivere un vangelo.
“Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa di Moggi. Beati coloro che scambiano Coco con Seedorf e Carini con Cannavaro e perdono per colpa degli arbitri. Beati coloro che vendono i Roberto Carlos e i Simeone ma si tengono i Pistone e i Centofanti. Beati coloro che, onestamente, truccano passaporti e patenti per evitare i disonesti tempi della burocrazia. Beati coloro che capiscono, (anche se in ritardo decennale), che spender la stessa somma per gli Ibrahimovic, o la somma dei Tiago più gli Almiron non è la stessa cosa. Se avete un primavera buono, anche il suo valore sarà buono; se avete un primavera cattivo, sempre buono il suo valore sarà. Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Solo la bocca dell’onesto parla dalla pienezza del cuore. Perché allora osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi canta “senza rubare”. Beati coloro che hanno il passivo di bilancio più grande, tanto i debiti non saranno mai rimessi. Guardatevi però dal praticare le vostre opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa. Per questo offrite un contratto a Moggi di nascosto e poi negate. Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge. A quello ci ha pensato Calciopoli. Voi udrete intercettazioni selezionate ma non comprenderete; guarderete tra le carte, ma illeciti non vedrete. Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. Beati i giornali, però, che hanno capito che Moggi è il diavolo, mentre Oriali è il Figliol Prodigo. Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. Tanto poi, a tavolino, tutto potrà esser preso. Non accumulate tesori nella vostra bacheca trofei. Chiedete a Guido Rossi e vi sarà dato; cercate con la Telecom e troverete; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova. Beati, quindi, coloro che festeggiano uno scudetto a tavolino perché sul campo non ci sarebbero mai riusciti. Perciò vi dico: Non affannatevi per il domani, perché il domani ha già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. Guardate me: ho comprato a caso, venduto campioni eppure a tavolino, ho già vinto uno scudetto e ora voglio anche quello del 2002 perché: beati i terzi sul campo se…… …… a tavolino saranno i primi.”
CURIOSITA'
* I tifosi dell inter non tifano...contestano
* Massimo Moratti, Lele Oriali e Branca hanno deciso di aprire un istituto di rilascio Passaporti e Patenti rubate. Per informazioni contattare la sede interista e chiedere di Don Lele.
* Il nuovo allenatore Josè Mourinho vuole a tutti i costi il centrocampista Marek Hamsik del Napoli. Ma lo slovacco gli ha risposto subito: "Mourinho zuc't o limon". E Mourinho pur di accontentarlo se lo sta zucando ancora nella speranza vana di averlo a Milano. E continua a zucarsi.
* L'Inter ha diverse ricorrenze che vengono festeggiate durante l'anno, la più importane è il 5 maggio, giorno in cui perse lo scudetto all'ultima giornata di campionato. I tifosi esultarono i loro beniamini, ringranziandoli di avere allungato la loro agonia, (e lo scongiuro di un'altra ulteriore vittoria del Milan in Coppa Campioni) primato che continuano a vantare con orgoglio immutato.
* Una delle particolarità di questo club, è quello di comprare diversi campioni, pagandoli cifre esorbitanti, che poi decadono appena cominciano a giocare con la maglia nerazzurra. Quando il loro valore di mercato comincia a scendere vertiginosamente a questo punto la società decide di svenderli e con certezza pressocché matematica, questi riconquistano il loro status di fuoriclasse ed in taluni casi si convertono addirittura in campioni del mondo.
* È in edicola il nuovo DVD "I migliori rinvii dal fondo dell'Inter", dato che se ne avessero dovuto fare uno sulle vittorie sarebbe bastato un floppy.
* L'Inter è l'unica squadra del pianeta ad aver vinto uno scudetto, quello del 2006, solamente via fax.
* Ridere delle disgrazie dell'Inter è l'unica cosa che riesce ad unire, veramente, il popolo calcistico italiano.
Il gioco preferito degli interisti
Il gioco preferito degli interisti
* L'Inter, vincitrice dello scudetto 2006-07, è stata proclamata di recente "unica squadra italiana" ad aver vinto lo scudetto con la concorrenza di Empoli e Livorno, le quali, non avendo in squadra santi del calibro di San Pietro, Ronaldinho o del Dio Maradona, non hanno retto il contraccolpo psicologico (e fisico) di un certo Marco Materazzi, wrestler professionista WWE.
* Alcuni produttori di sigarette hanno deciso di scrivere sui pacchetti non più il fumo uccide, ma MARCO MATERAZZI uccide.
* Lo stesso Materazzi, dopo i noti apprezzamenti rivolti con stile alla sorella di Zidane, che gli aveva risposto in modo a suo dire troppo rude, avrebbe voluto fare la stessa cosa con Fernando Torres a Liverpool il 19 febbraio 2008, ma la scaltrezza del centravanti dei reds lo ha costretto ad uscire dal campo dopo appena 30 minuti di gioco.
* Essere interista fa rimorchiare perché le donne amano i cuccioli indifesi.
* Dopo aver vinto 4 Coppe Italia, 10 scudetti e 2 Champions League, un interista spegne la Playstation e va a dormire.
* La squadra è ricordata come l'unica che "non è mai stata in serie B", anche se è preferibile il classico "mai dire mai".
* È risaputo che i pochi emo che seguono il calcio tifino apposta Inter, in modo da avere un motivo in più per deprimersi.
* Per avvicinare gli emo al calcio e all'Inter, la dirigenza fornisce un set di lamette "Miracle Blade III" per ogni emo che va a vedere le partite di Champions League dell'Inter detta più comunemente "giornate della sofferenza"
* Si vocifera che Moratti, noto pervertito sessuale, abbia comprato l'Inter solo per poter sperimentare un masochismo estremo.
* Nell'ultimo anno l'Inter utilizza due maglie, una con la croce rossa, per essere meglio bersagliata da pallottole vaganti sparate da qualche santo mentre guarda le loro partite, e l'altra maglia, quella classica con strisce blu e nere, procreate dal Sommo ascoltando le immense stronzate di Mancini nel tentativo di chiedere un giocatore in più, poiché in quel ruolo i giocatori sono minori di 10. In più su tutte e due le maglie troviamo anche un pezzo di cartone colorato di verde, bianco e rosso, che loro spacciano per uno scudetto, conquistato sul campo contro Torino, Albisola, Pizzighettone, Pro Vasto, Pro Cione, Pro Contro e Real Marcianise.
* Di solito, ogni volta che un giocatore si infortuna o viene squalificato, Roberto Mancini è solito chiedere rinforzi a Massimo Moratti, il quale generosamente acconsente.
* La squadra ha avuto nelle sue fila il famoso brasiliano Adriano Leite Ribeiro, noto soprattutto per le sue meravigliose prestazioni in discoteca (suo vero campo da gioco), due volte (consecutive) vincitore del BIDONE D'ORO, migliore premio dell'anno per i calciatori professionisti (fuori dal rettangolo verde).
* Si dice che i dittatori moderni cerchino di convincere la popolazione a tifare l'Inter, in modo da far cadere i cittadini in depressione ed evitare così che si formino rivolte popolari.
* Silvio Berlusconi era interista ed avrebbe pure tentato di acquistare la società.
* Un antico documento del 1300 afferma che l'Inter abbia anche vinto la Champions League, ma non si hanno altre informazioni al riguardo, tranne che l'autore del suddetto documento sarebbe un certo Fred Flintstone...
* Alla domanda "Dove non sei mai stato?" Gli interisti sono soliti rispondere "in B!" perché pare che la A sia stata trapiantata nel loro "dnA" al momento della creazione (il 09 marzo 1908), anche se nel 1922 la salvezza gliela hanno regalata "a tavolino" dopo avere chiuso il loro girone all'ultimo posto (beati gli ultimi quando si salvano a tavolino!). Il primo spareggio, con la Sport Italia Milano, l'hanno vinto 2-0 a tavolino perché quella società era già fallita (infatti i due campionati si erano conclusi da tre mesi e mezzo).
* Il primo scudetto, quello del 1910, fu il massimo esempio della "correttezza". Infatti è stato vinto contro i ragazzini di undici anni della Pro Vercelli nello spareggio del 24 aprile, conclusosi 10-3 (da notare le tre reti degli undicenni). In quel giorno i vercellesi avevano i titolari impegnati in tornei militari ed avevano chiesto uno spostamento di data, che gli interisti rifiutarono. Così, in risposta alla loro grande correttezza e sportività, la Pro Vercelli mandò in campo la squadra degli undicenni (domanda: ma questo scudetto era, quindi, di legno o di cartone?).
* All'Inter è stata, tra l'altro, negata nel 1933 la gioia di vincere una Mitropa Cup dai cattivissimi giocatori dell'Austria Vienna (2-1 a Milano per i nerazzurri, 1-3 a Vienna).
* Sempre nella Mitropa lo squadrone nerazzurro è riuscito a perdere 9-0 dallo Slavia Praga nel 1938 (gara giocata nella capitale ceca). Questo record di reti subite in un incontro di coppe europee nessuna squadra italiana l'ha più battuto e sono già passati settanta anni.
* La prova che il nome Internazionale sia sbagliato sta nei numeri. La squadra in 100 anni ha vinto sette trofei in ambito europeo e mondiale (2 Coppe dei Campioni, 3 Coppe Uefa, 2 Coppe Intercontinentali) di cui quattro nel biennio 1964-1965 (le coppe presenti in bacheca di quel periodo hanno forma diversa da quella odierna e nonostante gli interisti cerchino di trovare una spiegazione scientifica le immagini di quel periodo vengono sempre riproposte in Bianco e Nero) e tre negli anni novanta del secolo scorso (1991, 1994, 1998).
* Nel campionato 1993-94 la squadra fu salva con un punticino di vantaggio sul Piacenza, che per "correttezza" da parte della Lega calcio, fu costretto ad anticipare l'ultima partita di due giorni.
* Dopo lo scudetto 2005-2006 Moratti ha richiesto alla FIFA che vengano assegnati all'Inter gli scudetti del '15-'18 in quanto sarebbe fatta giustizia contro l'Austria-Ungheria che ci ha fatto entrare in guerra non permettendo cosi all'Inter di vincerli onestamente (infatti in quel periodo hanno perso tutti i campionati di guerra disputati, secondo loro per colpa degli altri, tre vinti dal Milan ed uno dal Legnano, ma si sa che loro la correttezza, l'onestà e la pulizia ce l'hanno nel DnA).
* Pare che Ferruccio Mazzola, fratello di Sandro e figlio di Valentino, abbia voluto gettare fango sulle vittorie nerazzurre di Herrera e Moratti I per vendicarsi dello scarso utilizzo da parte del Mago delle Pillole (nel caffé).
* Per suscitare la nostalgia del popolo nerazzurro, sempre pronto a rendere omaggio a tali miti, basta ricordargli la formazione tipo della "grande" Inter: Sarti, Burgnich; Facchetti; Bedin/Tagnin; Guarneri; Picchi; Jair; Mazzola; Milani/Peirò; Suarez; Corso. Ma, si sa, il tempo passa, i miti invecchiano, qualcuno (purtroppo) è anche deceduto e la gloria del passato (remoto) si fa sempre più distante dalla realtà di oggi.
* Non è affatto vero che l'Inter è una cattiva squadra che non segna: i suoi attaccanti sono semplicemente abbagliati dall'accecante bellezza di Massimo Moratti.
* Se l'inter doveva giocare solo coi giocatori italiani doveva fare il modulo 1-1-1: in porta toldo, in difesa materazzi, in centrocampo bolzoni ed in attacco Balotelli.Quest' ultimo è figlio di Moratti e una ghanese del cazzo...Per evitare brutte dicerie Moratti lo ha bruciato...Così Balotelli ha la nazionalità italiana...
* Lo chef Tony è un accanito tifoso interista
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